dal 03-02-2018 - 2 gg
Allenamento Riabilitativo - Rachide cervicale e quadrante superiore
Esercizio Attivo dosato sul paziente. Quadrante superiore
Partecipanti:
Min: 10 / Max: 16Crediti ECM:
Richiesti per fisioterapisti
Sede Manualmente s.a.s.
Via Giuseppe Grandi, 10
INTRODUZIONE
Un corso che nasce da oltre 10 anni di esperienza clinica e scientifica in terapia manuale e disturbi neuromuscoloscheletrici. Partendo da dal dato che ci fornisce la letteratura, ovvero che il trattamento più efficace in fisioterapia è l’esercizio attivo, verranno introdotti tutti i principi che regolano l’allenamento riabilitativo.
Dopo avere condotto studi in USA ed avere fatto altre esperienze in Nordeuropa, il docente ha elaborato i concetti da cui partirono Holten e i suoi successori in un contesto Italiano, dove il paziente non è così facilmente propenso a partecipare con esercizio attivo al programma riabilitativo.
Alla fine saranno molto chiari i concetti fondamentali da tenere sempre in considerazione:
· La fisioterapia è adattamento allo stress. Discorso che vale per tutti i tessuti, non solo per il muscolo. L’esercizio non riguarda quindi solo la forza muscolare, ma anche lo stimolo ottimale per la riparazione, specifica per ogni tessuto.
· Il dosaggio è alla base: non solo per la scelta del carico (o scarico), ma anche del tipo di esercizio, velocità quantità di lavoro
· L’esercizio attivo non è una fase successiva al trattamento di mobilizzazione passiva, ma un elemento da inserire precocemente, indicato per ottenere mobilità, stabilità o ricondizionamento atletico e fisico.
Verranno utilizzate panche, pulley e piccoli attrezzi al servizio della migliore fisioterapia.
Il tutto in maniera molto pratica, per cui alla fine dei due giorni, non solo il partecipante saprà qual è la teoria alla base del programma, ma anche:
- scegliere la migliore strategia di comunicazione per approcciare il paziente all'esercizio
- scegliere il migliore esercizio per un allenamento riabilitativo ideale
- utilizzare con facilità gli strumenti e le macchine per l'allenamento riabilitativo (palle, pulley, attrezzi...)
Verranno proposti programmi di lavoro in base alle patologie e le disfunzioni neuromuscoloscheletriche più frequenti.
DESCRIZIONE
Questo vi permetterà facilmente di elaborare un programma riabilitativo adatto alle specifiche esigenze individuali del paziente.
Siete abituati a fare svolgere l'esercizio al paziente con il dosaggio del "magic number" da 3 x 10?
Allora è giunto il momento di rivedere tale approccio e pensare di prendere in considerazione altri elementi.
Questo corso di due giorni è stato pensato per dare uno strumento utile sin da subito ad integrare le tecniche già in vostro possesso con il migliore approccio all'esercizio attivo.
Verrà introdotta la storia dell'esercizio attivo in terapia manuale (dalla Norvegia all'Australia), e come esso si inserisca nel moderno contesto del modello biopsicosociale, fornendo le capacità di raccogliere le informazioni più utili tramite un adeguato ragionamento clinico.
In un corso verranno trattati rachide cervicale ed arto superiore, nell’altro rachide lombare ed arti inferiori
Le lezioni sono strutturate con ampie sessioni pratiche, in modo da potere applicare sin da subito nella pratica clinica quotidiana quanto appreso nei due giorni.
Partendo dai richiami di anatomopatologia di ciascun distretto, in considerazione delle acquisizioni più attuali provenienti dalla letteratura scientifica, verranno affrontati tutti gli argomenti utili a potere progettare un programma riabilitativo adeguato nei diversi contesti.
Ogni esercizio ha scopi diversi, che vanno ben oltre all'allenamento muscolare. Partendo dal sapere riconoscere il tessuto in lesione, ogni paziente ha bisogno del proprio programma, come se fosse un abito su misura. Posizione di partenza, ampiezza del movimento, tipo di contrazione (isometrica, concentrica, eccentrica, pliometrica) resistenza, velocità, serie, ripetute, tempo di riposo... Sono solo alcuni degli aspetti che caratterizzano l'esercizio attivo.
Per elaborare il programma adeguato devono essere presi in considerazione gli obiettivi da raggiungere: tessuto in lesione e rispettivo stimolo ottimale per la sua riparazione; qualità funzionale (coordinazione, forza, potenza...); dolore e condizione clinica attuale (necessità di esercizio aerobico per analgesia prodotta da inibizione discendente?); disfunzione (ipermobilità o ipomobilità).
> Perché partecipare al corso?
- Per integrare nel proprio ambito lavorativo l'esercizio attivo dosato sul paziente, in considerazione di tessuto in lesione e disfunzioni di movimento rilevanti
- Per capire il gesto, lo strumento e le strategie più adeguate per ottenere un recupero funzionale ottimale del paziente
- Per proporre l'esercizio attivo non solo allo scopo di allenare il muscolo, ma tutti i sistemi e i tessuti rilevanti
> Obbiettivi del corso
- Comprendere lo stimolo ottimale per la riparazione del tessuto specifico in lesione
- Apprendere i principi di allenamento muscolare, con enfasi sulla specifica qualità funzionale richiesta
- Sapere elaborare un programma di rieducazione funzionale specifico ed individuale, seguendo un percorso di ragionamento clinico adeguato