dal 25-05-2019 - 1 gg
Workshop gratuito: Metodo McKenzie
Una giornata straordinaria con la CEO del McKenzie Institute International
Partecipanti:
Max: 40Crediti ECM:
Non richiesti
Manualmente Rehability
P.le Loreto 9
IL WORKSHOP
L’obiettivo della giornata è far capire ai partecipanti che non hanno frequentato il corso di formazione del Metodo McKenzie di Diagnosi e Terapia Meccanica la rilevanza e l’attualità del approccio maggiormente validato dalla letteratura scientifica. Potrebbe risultare utile anche a chi ha frequentato i corsi McKenzie qualche anno fa. Verrà affrontato l’argomento alla luce della letteratura attuale per rispondere alle domande di chi si chiede se il Metodo sia ancora rilevante. Verrà inoltre spiegato cosa il Metodo Mckenzie NON È e quanto siano radicate ed infondate delle false credenze sul Metodo.
La giornata sarà condotta da Helen Clare, fisioterapista neozelandese, che ha decenni di esperienza come docente internazionale del Metodo McKenzie, nonché Direttrice della Formazione del McKenzie Institute International per oltre 20 anni. Siamo molto contenti di averla per la prima volta in Italia per illustrare il Metodo dall’alto delle sue notevoli capacità.
I concetti che saranno affrontati sono:
- Aggiornamenti sulla terminologia
- Sviluppo del sistema di classificazione oltre le 3 Sindromi per includere ALTRO
- Focalizzazione sulla gestione biopsicosociale
- Utilizzo del Metodo negli arti
- Miti e malintesi sul Metodo
Nel corso degli anni sono nati e cresciuti dei miti e malintesi, durante la giornata sarà chiaro che il Metodo McKenzie:
- NON considera necessariamente la spiegazione pato-anatomica dello spostamento del disco intervertebrale come causa della sintomatologia
- NON riconosce soltanto la direzione di movimento in estensione
- NON tratta solo i problemi della colonna ma anche quelli delle articolazioni periferiche
- NON è solo esercizi di autotrattamento, ma contempla nella progressione delle forze la possibilità di un intervento manuale del fisioterapista
Comitato scientifico: Maria Declich e Sara Luetchford